Iole

UN ANNO FA, IL 14 OTTOBRE 2019 SI SPEGNEVA ALL’ETÀ DI 57 ANNI, DOPO UNA LUNGA MALATTIA, LA COMPAGNA IOLE. 

LA RICORDIAMO CON COMMOZIONE  RIPRENDENDO QUANTO SCRITTO ALLORA DALLA NOSTRA COMMISSIONE FEMMINILE PER COMMEMORARNE LA FIGURA

 Donna altruista, generosa, passionale, sempre a fianco dei più deboli contro l’arroganza padronale e statale, Iole è nata a Castellammare di Stabia il 22 agosto 1962. Nei suoi anni giovanili frequenta la FGCI.  Nel 1980 si impegna come volontaria nei soccorsi ai terremotati dopo il terribile sisma in Irpinia. Poi poco dopo, negli anni ‘80 si avvicina con il suo compagno Santo agli internazionalisti con lo scopo di collegare ogni movimento di lotta autonoma proletaria, femminile, giovanile, e su ogni terreno, in un unico fronte proletario antipadronale e antistatale.

La Compagna Iole, dovunque si è trovata, ha sempre promosso e portato avanti gli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici, dei proletari, con passione spirito di iniziativa e coscienza di classe.

Quando lavorava alla mensa universitaria di Pavia, ove era delegata sindacale, si è battuta senza risparmio, per difendere le condizioni di lavoro e di salario sia collettivamente, sia assumendo le difese di singole lavoratrici contro i continui attacchi e soprusi padronali.

Non solo, ha anche approfondito e denunciato l’alimentazione subordinata al profitto che viene propinata specialmente nelle scuole.

Successivamente la vediamo sostenere, assieme a Santo, le lotte per la casa contro gli sfratti e i rincari di affitti e bollette, a Pavia.

Con la nostra organizzazione ha mantenuto un rapporto dialettico continuo portando il suo contributo di conoscenza e di esperienza di lotta viva, e negli ultimi anni si era consolidata in lei la consapevolezza della necessità dello sviluppo politico rivoluzionario delle lotte operaie e sociali e in questa prospettiva del rafforzamento del partito rivoluzionario. Nonostante la malattia Iole frequentava assiduamente le nostre conferenze dibattito del venerdì sera, ove interveniva sempre con vivacità, con l’immancabile sostegno del suo compagno.  E l’8 marzo di quest’anno, nonostante le sue difficoltà di salute, ha partecipato al corteo autonomo che abbiamo organizzato a Milano, assieme alle compagne del Si Cobas e   dell’Mfpr, per portare avanti tra le donne e le ragazze la linea di classe e distinguerci dal democratismo aclassista di Non Una Di Meno. È tuttora vivo in noi il ricordo del piglio battagliero con cui ha rintuzzato quelle femministe democratico-borghesi quando volevano impedirci di esporre le nostre bandiere e i nostri simboli allo scopo di azzerare ogni identità politica e di classe per diluirli nel pantano democratico legalitario.

La sua perdita ci lascia profondamente addolorate noi compagne e compagni e mentre ci stringiamo attorno a Santo e Colette, vogliamo indicare il suo esempio di generosità impegno e passione sociale e politica a chi l’ha conosciuta e alle giovani generazioni affinché possa germogliare tutto ciò che ha seminato.