Luglio e agosto 2024 sono mesi di rivolte carcerarie: da Firenze-Sollicciano, il 5 luglio; a Casal del Marmo (minorile di Roma), il 6; a Trieste, il 12; a Brissogne-Aosta, il13; alle Vallette di Torino e a Regina Coeli di Roma, il 17; a Biella e Velletri, il 28; a Terni, Prato e Cuneo, il 29; al minorile Ferrante Aporti e alle Vallette di Torino, l’1 e 2 agosto; ad Alessandria, lo stesso giorno; a Vercelli, il 16; a Imperia, il 18; al Minorile Beccaria di Milano, il 20. Oltre alle rivolte va ricordata la triste catena dei suicidi in carcere, che in meno di otto mesi sono stati 67.

Il governo Meloni intanto prosegue la sua politica ultrarepressiva contro i carcerati: il 14 maggio scorso il ministro della giustizia ha costituito un nuovo corpo speciale per stroncare dovunque le rivolte: i GIO, Gruppi di Intervento Operativo della polizia penitenziaria; il 7 agosto è stato convertito in legge il cosiddetto “decreto carceri”, che prevede tra l’altro l’ennesimo piano di costruzione di nuove carceri per aumentare il numero di detenuti e la futura differenziazione del trattamento dei detenuti tossicodipendenti in “comunità carcerarie private”; mentre avanza a tappe forzate la discussione del Disegno di Legge n. 1660 “ Sicurezza”, che tra i nuovi reati introduce quello di “resistenza passiva del carcerato all’ordina dato dai carcerieri”.

Nel punto 8° della Risoluzione politica del nostro 52° Congresso abbiamo analizzato la politica di ultrapenalismo carcerario del governo Meloni che riportiamo per intero.

MASSIMA SOLIDARIETÀ AI DETENUTI IN RIVOLTA!  DARE TUTTO L'APPOGGIO POSSIBILE!

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