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Lo sciopero è un diritto assoluto dei lavoratori salariati perché il suo fondamento sta unicamente nella loro iniziativa autonoma, nella loro capacità di movimento, nella loro forza di organizzazione, nella loro determinazione di lotta - elevare il livello di scontro – contrattaccare padronato governo stato – spezzare ogni divieto o limitazione delle pratiche operaie – lanciare piattaforme unitarie centrate sui bisogni e interessi operai. Creare un fronte comune di lotta - guerra proletaria contro guerra padronal-statale - (Sullo sciopero del 27 ottobre indetto da Cub, Sgb, Si Cobas, Usi-Ait, Slai Cobas)

Sciopero generale a sostegno degli “interessi operai” contro la banda di governo il padronato e il blocco dominante parassitario. È indecente piagnucolare sui “diritti negati”. La difesa dei “diritti dei lavoratori” è garantita soltanto dalla organizzazione autonoma e dalla lotta. I proletari hanno diritto a combattere i padroni e a rovesciarli utilizzando tutte le armi possibili. Contro il militarismo bellico per l’armamento proletario.  (Riportiamo dal murale 15/4/2002 la nostra presa di posizione sullo sciopero generale del 16 aprile 2002 come utile premessa a quanto avviene oggi).