supplSupplemento 01/04/2016
- Lo sciopero generale del 18 marzo promosso da diverse organizzazioni del sindacalismo di base, una mobilitazione riuscita, che impone la costruzione di una organizzazione unitaria e lo sviluppo dello scontro di classe Varare piattaforme comuni, generalizzare i metodi incisivi di lotta, raggrupparsi nel fronte proletario, unirsi nel sindacato di classe. Ogni pratica di sostegno, sociale o politico, ogni sentimento di solidarietà, deve ispirarsi alla lotta antipadronale antistatale anticapitalistica antibellica e cimentarsi nella costruzione del fronte rivoluzionario mediterraneo - europeo, primo motore in questa fase dell’internazionalismo proletario.
Il movimento operaio e il sindacalismo di classe dal dopoguerra ai giorni nostri - SEZIONE SETTIMA: L'INIZIATIVA PROLETARIA CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLA VITA SOCIALE 1980-1982 (CLXXXV: LA RIFORMA DEL COLLOCAMENTO SERVE ALLO STATO ED AI PADRONI PER ARRUOLARE L’ARMATA DEL LAVORO COATTO, MILITARIZZATO, SOTTOPAGATO, SUPERSFRUTTATO, PER LE ESIGENZE DELL’ECONOMIA DI GUERRA.
COMBATTIAMO IL NUOVO COLLOCAMENTO, ORGANIZZANDOCI NEI COMITATI E NEL PARTITO PER IMPEDIRE L’USO DELL’ARMATA DEL LAVORO, LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA DI GUERRA, IL CONTROLLO MILITARE E LO STATO REAZIONARIO. Volantino della Commissione Giovanile Centrale del 29 marzo 1981 - ECONOMIA DI GUERRA -
CLASSE OPERAIA Tratto da R.C.Sud n. 20 del 12 aprile 1981)